Azienda Agricola SerrAnello


SerrAnello è un’azienda agricola storica dell’area di produzione di vino e olio extravergine. È anche il connubio tra le regioni di Sardegna e Sicilia con proprietà diversamente dislocate, anche per la relativa produzione sia di vino che di olio.


Il rispetto per la terra e per l’ambiente sono i temi fondamentali; così come l’esclusione totale dell’utilizzo di prodotti chimici. La filosofia del benessere non è solo nel metodo di coltivazione ma anche in una chiara scelta di vita.

TERRITORIO

SARDEGNA

Il Goceano (Sa Costèra in sardo) è una subregione storica della Sardegna centro-settentrionale con un territorio stimato in 480 km² e una popolazione di ca. 13.000 abitanti.

Il Goceano comprende il tratto del bacino superiore del fiume Tirso di fronte al quale si affaccia la catena montuosa che porta il medesimo nome, comprendente i rilievi montuosi monte Rasu (1259 m) e punta Masiennera (1157 m). Le principali risorse del territorio sono la cerealicoltura, praticata nel fondovalle, la pastorizia e lo sfruttamento forestale. I centri principali sono Bono, Benetutti e Bultei. Anela risulta essere il borgo più antico della zona. Gli altri paesi della regione sono Nule, Esporlatu, Illorai, Burgos e Bottidda.

INFORMAZIONI SU BONO

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Bono sorge a 540 m slm ai piedi del Monte Rasu ed è il paese più popoloso del Goceano. Abitato fin dall'epoca preistorica, il territorio di Bono è caratterizzato da una grande varietà di paesaggi, estendendosi dalla valle del Tirso fino alla cima del monte Rasu ad oltre 1200 m. Nel medioevo Bono appartenne alla curatoria del Goceano: a questo periodo risalgono molte chiese, tra le quali la chiesa di San Gavino di Lorthia, nei pressi di un antico villaggio abbandonato intorno al 1700 probabilmente a causa di un'epidemia di peste. Nel 1796, in seguito alla partecipazione ai moti antifeudali di Giovanni Maria Angioy, nativo del luogo, il paese fu attaccato dalle truppe piemontesi che, dopo averlo bombardato, lo conquistarono. Sulla via del ritorno, i bonesi aspettarono i soldati, li attaccarono e ne fecero prigionieri alcuni. Al centro del paese si trova la parrocchiale di San Michele Arcangelo, in trachite rosa, risalente alla fine del 1200, la quale, anche se più volte rimaneggiata, presenta una singolare curiosità: l'orologio della chiesa è mosso dal peso di quattro palle di cannone sparate sul paese in occasione dell'assedio del 1796, durante il quale le truppe governative vennero scacciate dalla popolazione. Questo episodio viene rievocato ogni anno nel corso della festa di San Raimondo, il 31 agosto, in occasione della quale la zucca più grossa degli orti di Bono viene data in premio all'ultimo classificato nella corsa di cavalli, come ironico riconoscimento al valore dell'esercito sconfitto. A Bono si tiene, nella prima decade di settembre, l'annuale Fiera dei Prodotti Tipici Artigiani del Goceano. Oltre a quella di San Raimondo, assai importante a Bono, come in numerosi paesi della Sardegna centrale, è la festa di S. Antonio Abate, il 16 ed il 17 gennaio, quando inizia tradizionalmente il Carnevale: le maschere fanno la loro prima comparsa e intorno ai fuochi si canta e si balla. A poca distanza da Bono si possono visitare aree naturalistiche di importanza notevole, nei boschi di Monte Rasu e nella Foresta Burgos. Dalla sommità del Monte Rasu (m 1258) si gode uno splendido panorama su tutto il Goceano. Su questo monte si trova, inoltre, la località di grande importanza naturalistica di "Sos Nibberos", i cui alberi millenari raggiungono i 16 metri d'altezza ed un diametro superiore al metro. A Monte Pisanu, presso la Caserma delle Guardie Forestali, a 861 metri d'altezza, sono state piantate diverse specie arboree come le tuie giganti, le roverelle, il cedro dell'atlante e un pregevole esemplare di abete bianco.